Ciclovia Oglio - Po (in bici)

da Trescore B. (Bg) a Venezia (km. 544)

15 - 23 Giugno 2019

  

 

DIARIO DI VIAGGIO

 

1° giorno - 15.06.2019: Trescore B. (Bg) - Pontevico (Bs)

Io e Rita partiamo alle h. 08.00 da Trescore B. in direzione Pontoglio (Bs), punto di riunione di tutti i partecipanti. Luca ed Emanuela arrivano da Villa di Serio, Carlo e Meri arrivano da Seriate e Claudio arriva da Bergamo. Passando su strade secondarie e tratti di ciclabili locali arriviamo a Pontoglio (km. 18), dove incrociamo la ciclabile dell'Oglio che parte da Ponte di Legno, costeggia tutto il lago d'Iseo e, nei pressi di San Matteo delle Chiaviche (Mn), confluisce sulla "VENTO", la ciclabile del Po Venezia-Torino.

Il cielo è sereno e la temperatura al mattino è ideale per pedalare. Il piccolo temporale della sera precedente non ha lasciato tracce di nuvole nel cielo. Si viaggia tranquillamente lungo la ciclabile prevalentemente su asfalto ma a tratti lo sterrato con fondo disconnesso non ci permette di distrarci. E' tutto in leggera discesa e quindi la fatica è relativa. L'idea iniziale era di fermarci a mangiare al sacco ad Orzinuovi (Bs), ma essendo arrivati in anticipo (h. 11.30) decidiamo di proseguire per sfruttare la temperatura del mattino ed avere meno chilometri da fare dopo pranzo. Arriviamo nei pressi di Villachiara e ci imbattiamo nel Castello Martinengo, molto bello ma sembra messo un po' male. Troviamo dei tavolini all'aperto fuori dal ristorante del castello (al momento chiuso) e ci fermiamo a pranzare. Dopo un rapido riposino e dopo aver prenotato l'hotel per la notte ci rimettiamo in sella. Mancano ancora 20 km per arrivare a Pontevico ed il caldo comincia a farsi sentire. Dopo una decina di chilometri ci fermiamo a Quinzano d'Oglio (Bs) per rinfrescarci e bere una bella panaché media. Prima di arrivare a destinazione, mentre aspetto parte del gruppo fermatosi per fare alcune foto, vengo avvicinato da un'avvenente nonnina di 82 anni che con fare garbato ma con un linguaggio scurrile, mi fa delle esplicite avances. Non vedo l'ora che arrivino i miei compagni per andarmene, ma l'attesa sembrava interminabile. A Pontevico arriviamo alle h. 16.15. Troviamo subito l'Hotel e dopo aver sbrigato le solite formalità e fatto una bella doccia ci prepariamo per uscire a cena. Qui scopriamo che nel castello di Pontevico ha sede un Istituto Neuropsichiatrico con la presenza di circa 400 donne e una penso di averla incontrata io per strada.

La sera ceniamo presso la Trattoria dell'Angelo dove io, Rita, Carlo e Meri prendiamo un bel piatto di spaghetti allo scoglio talmente abbondante che solo noi uomini riusciamo a finire. Le signore sono in difficoltà e non riescono a terminarlo. Luca invece prende degli spaghetti alle vongole ma, appena assaggiati, fa notare che hanno un sapore strano. Alla fine il piatto viene rimandato indietro. La signora del ristorante chiede se vuole qualche cosa d'altro ma lui, probabilmente nauseato da quell'odore, non vuole nient'altro. Per correttezza dobbiamo dire che poi questo piatto non ce lo ha fatto pagare.

 

2° giorno - 16.06.2019: Pontevico (Bs) Sabbioneta (Mn)

Colazione alle h. 07.00 e partenza per le h. 08.00 per evitare il più possibile il caldo. Il viaggio prosegue senza intoppi in maniera tranquilla. A metà mattina il caldo comincia già a farsi sentire. Sono le h. 11.30, siamo nei pressi di Canneto sull'Oglio e ci accorgiamo che il copertone della ruota anteriore della bici di Carlo ha una gobba sospetta. Dopo una veloce occhiata il responso è: bisogna cambiarlo il prima possibile. Arrivati in paese, mentre le signore entrano in un supermercato a prendere qualcosa per il pranzo, Carlo cerca di trovare qualcuno che gli risolva il problema. E' domenica ed è quasi mezzogiorno: come potrà fare? Trova un gruppo di pensionati fuori da un bar ed espone il suo problema. Sembra che nessuno gli dia retta ma poi un signore si fa avanti e lo invita a seguirlo a casa sua per vedere se nel suo garage ha il copertone della misura adatta per la sua bici. Purtroppo però non ce l'ha, ma telefona ad un suo amico (Luigi) che è disponibile a prendersi carico del problema. Con l'indirizzo in mano Carlo va da Luigi che lo fa entrare nel suo box: è una piccola officina in cui c'è di tutto per le bici. Trovato il copertone giusto glie lo monta e glie lo gonfia senza la possibilità che Carlo possa dargli una mano. Sistemato il tutto e, alla richiesta di Luigi di 10 € per il copertone, Carlo gliene lascia 20. Ripeto, è domenica ed ormai sono le h. 12.30 passate. Nel frattempo il resto del gruppo ha trovato un giardino pubblico ed ha cominciato a mangiare. Dopo un rapido riposino e dopo aver prenotato l'hotel per la notte ci rimettiamo in marcia. Mancano ancora 25 km per arrivare a fine tappa. Arrivati a Calvatone, dopo una pausa rinfrescante, usciamo dalla ciclabile dell'Oglio per dirigerci verso Sabbioneta. Qui percorriamo strade secondarie o ciclabili locali parte su asfalto ma anche su sterrato. Arriviamo a destinazione alle h. 17.15 e subito andiamo all'hotel.

Da segnalare che in questo tratto della ciclabile dell'Oglio i tratti sterrati presenti sono parecchio tortuosi, con necessità di fare spesso slalom tra buche e sassi.

La sera ceniamo all'aperto presso il Ristorante Ducale che si trova a fianco della Galleria degli Antichi in Piazza d'Armi, che è la piazza principale di Sabbioneta. Qui assaggiamo le specialità del posto: gnocco fritto con salumi e formaggi.

 

 

 

3° giorno - 17.06.2019: Sabbioneta (Mn) - San Benedetto Po (Mn)

Colazione alle h. 07.30 e partenza per le h. 08.30. Si parte per Casalmaggiore sempre su strade a basso traffico e ciclabili locali. Dopo circa 7 km arriviamo sul Po e la ciclabile ci fa salire subito sull'argine sinistro. L'inizio della ciclabile è promettente: strada larga ed asfaltata, ma ben presto diventa sterrato con qualche buca di troppo. A Viadana attraversiamo il ponte sul Po (molto trafficato ma non c'é alternativa), e ci spostiamo sull'argine destro. Superato il ponte non possiamo non fare una visita a Brescello, paese delle scaramucce tra Peppone e Don Camillo nei fantastici libri scritti da Giovanni Guareschi. E' a soli 2 km e quindi decidiamo di andarci. Arrivati in paese ci apprestiamo a sederci ad un bar per la solita sosta di mezza mattina quanto anche a Claudio si presenta l'inconveniente del copertone con una gobba sospetta. Anche la sua bici ha bisogno di un ciclista. E' lunedì ma qui purtroppo i negozi sono tutti chiusi, eccetto i supermercati. Claudio dopo una breve ricerca trova il copertone di ricambio ed in mezzo alla piazza di Brescello si mette a sostituirlo con la supervisione della persona che gli ha procurato il ricambio ed un suo collega, tutti pensionati. Nel frattempo le signore vanno al supermercato per procurarsi il pranzo. Abbiamo fatto solo una ventina di chilometri ed ora dobbiamo recuperare un po' di tempo perso. Ci rimettiamo in sella e pedaliamo spediti sino a Luzzara dove troviamo un posto carino, attrezzato con tavolini e soprattutto all'ombra, e ci fermiamo sulla riva del Po per il pranzo e per il riposino pomeridiano, senza dimenticarci di prenotare le camere per la notte. Durante la pausa assistiamo ad una discussione piuttosto animata tra due presunti gay che si disputano il posto dove lavorare. Rita interviene prontamente per calmare gli animi e la disputa si risolve velocemente. Verso le h. 15.00 ripartiamo per ultimare i 30 km che ci separano dalla destinazione finale con un ultima sosta a Villa Saviola per dissetarci causa grande caldo. Questo ultimo tratto di ciclabile è su sterrato con ghiaia molto fastidiosa e faticosa da percorrere. Oltre a ciò, da quando siamo saliti sull'argine, siamo completamente esposti al sole. Non un albero è presente per darci un po' di ombra. Sembra che fino a qualche decennio fa fossero presenti e poi, non si sa perché, sono stati tutti tagliati. Arriviamo al B&B alle h. 17.45.

La sera ceniamo presso il Ristorante Bon Appetit gestito da una signora rumena. Qui ci rimpinziamo nuovamente con gnocco fritto ma anche con e tigelle  con salse varie e nutella, il tutto accompagnato da un tagliere di salumi locali. (Luca, goloso di nutella, è andato in estasi). Costo 15 € a testa tutto compreso e fino a sazietà. A pancia piena la signora ci chiede se gradiamo un limoncello. Solo io, Carlo e Claudio accettiamo, ma in tavola arrivano due bottigliette: una di limoncello ed un'altra, ci spiega la signora, fatta con un estratto di papavero. Qui cominciano tutte le illazioni a proposito dei papaveri, ma appena assaggiato, ci accorgiamo che è di una squisitezza assoluta. Alla fine tutti lo bevono o assaggiano e la bottiglietta rimane inesorabilmente vuota. Il limoncello invece rimane quasi tutto. Da tavola ci alziamo un po' tutti allegri (chi più e chi meno) e ci riproponiamo di tornare da questa gentilissima signora sia per l'ottima cena ma soprattutto per il liquore di papavero.

 

4° giorno - 18.06.2019: San Benedetto Po (Mn) - Stellata di Bondeno (Fe)

Colazione alle h. 07.00 e partenza per le h. 08.15 perché la signora del B&B che è stata molto cordiale, a colazione ci ha illustrato la storia dell'Abbazia e di alcuni aneddoti su Matilde di Canossa. Salutiamo anche Claudio che, per esigenze scolastiche (deve rientrare a scuola per sovrintendere gli esami di maturità dei suoi alunni). Tra le altre cose, la signora ci consiglia di non salire subito sull'argine ma di tagliare l'ansa del Po dirigendoci verso la località di San Siro, così risparmieremo circa 5 km. Percorso il tratto consigliato, risaliamo sull'argine e fortunatamente la ciclabile è tutta su asfalto e quindi molto scorrevole. A Sermide ci fermiamo in un giardino pubblico per il pranzo. Abbiamo percorso circa 45 km e siamo già a buon punto. Dopo pranzo, telefoniamo per prenotare l'hotel ma nel paese previsto per il fine tappa non ci sono posti letto disponibili e quindi dobbiamo andare oltre. Troviamo posto a Stellata in un hotel/campeggio che si trova 6 km più avanti. Dopo l'immancabile pennichella, ripartiamo sotto un sole cocente e percorriamo i restanti 14 km il più rapidamente possibile. Arriviamo trafelati alle h. 16.30 al campeggio e dopo esserci rinfrescati ed aver scaricato i bagagli mi butto a capofitto in piscina per una nuotata rilassante. Fantastico.

Nel campeggio non si mangia e quindi a piedi andiamo in paese che dista circa 1 km e troviamo l'unico ristorante aperto che si chiama Il Braciere. Qui non ci sono specialità particolari ed allora io mi prendo una grigliata mista, mentre i miei compagni si accontentano di un primo.

 

5° giorno - 19.06.2019: Stellata di Bondeno (Fe) Ferrara

Colazione alle h. 08.00 e partenza per le h. 09.15. Oggi la prendiamo con calma in quanto la tappa é corta ed avremo tutto il pomeriggio per visitare la città e recuperare le energie spese nelle tappe precedenti. Saliti subito sull'argine percorriamo tutto d'un fiato i chilometri rimanenti tutti su asfalto ma, come i giorni precedenti, senza un briciolo di ombra e con il sole che ogni giorno diventa sempre più cocente. A circa una decina di chilometri da Ferrara scendiamo dall'argine e, sempre su ciclabile, imbocchiamo un viale alberato lungo circa 5 km che ci porta alla periferia della città. E' meraviglioso viaggiare finalmente tra due file di alberi che ci regalano un bel po' di refrigerio. Arriviamo a Ferrara alle h. 10.45 e dopo esserci rifocillati ad un chiosco proprio nella piazza del castello Estense, cerchiamo l'alloggio per la notte. Appena trovato, lasciamo bici e borse (le camere sono disponibili dopo le h. 15.00) e cominciamo la visita della città. A mezzogiorno pranziamo presso un bar all'aperto con insalatona mista. Visitato il Castello, la Cattedrale ed il Palazzo dei Diamanti, ci rifugiamo in un parco pubblico nel verde cittadino per rinfrescarci per il gran caldo. Verso le h. 16.00 rientriamo in hotel per una bella doccia ed un meritato riposo.

Alle h. 19.00 usciamo per la cena e troviamo un posto carino ed all'aperto presso il Ristorante Woodpecker. Cena a base di piatti della vera cucina tipica ferrarese.

 

6° giorno - 20.06.2019: FerraraCavanella Po (Ro)

Colazione alle h. 07.30 e partenza per le h. 08.20. Usciti da Ferrara, dopo pochi chilometri risaliamo sull'argine del Po e pedaliamo speditamente verso la meta successiva completamente su asfalto ma sempre sotto il sole cocente. Nei pressi di Polesella riattraversiamo il Po e torniamo sulla sponda sinistra. Dopo circa 45 km cerchiamo un luogo per fermarci a mangiare e troviamo un posto favoloso sulla riva del fiume, con tavolini, bagni, ed anche acqua potabile. Questo sito si chiama "Attracco Piarda" ed è gestito dagli Amici del Po. Entrando troviamo dei volontari che stanno lavorando per il miglioramento del sito, chiediamo se possiamo fermarci e gentilmente ci autorizzano ad usare la struttura. Dopo pranzo, come solito, prenotiamo l'hotel per la notte ma anche questa volta, nel paese prescelto, non ci sono camere disponibili e quindi dobbiamo andare oltre. Troviamo posto nel paese successivo e quindi dobbiamo allungare la tappa di circa 7 km. Ci rimettiamo in sella, sempre dopo aver fatto un bel pisolino, per completare i circa 25 km che ci mancano per arrivare alla nuova destinazione, non senza aver fatto tappa a Bottrighe per rinfrescarci. Arriviamo alla Locanda alle h. 17.00 e la troviamo appena sotto l'argine. Questo paese è piccolissimo e quindi c'è poco o nulla da visitare, quindi, dopo una bella doccia, si riposa in camera.

La cena ovviamente la facciamo in questa locanda: non c'è alternativa. Dai commenti su internet sembra un posto rinomato con cucina di qualità. Ora la proveremo. La signora ci porta il menu ma per prima cosa ci illustra il loro modo di intendere la cucina: totalmente vegana con tutti prodotti rigorosamente biologici e strettamente legati al territorio ed alla stagionalità. Rimaniamo un po' perplessi sia per il cibo vegano che per il prezzo. Non avendo alternative ordiamo e poi vediamo come va a finire. In 5 ordiniamo la pizza che è fatta con lievito madre e mozzarella vegana fatta da loro, mentre Rita ordina un secondo di pesce con contorno di zucchine e peperoni. Quando arrivano i piatti rimaniamo impressionati: la pizza non è una pizza tradizionale, ma sono quattro pezzi con sopra mozzarella con pesce od affettato a secondo del tipo di pizza ordinato. Il piatto si presenta bene ed è anche ottimo. Per completare l'opera poi non potevamo farci mancare un vino degno di quanto sopra, quindi ci siamo fatti portare una bottiglia di Refosco.

 

 

 

7° giorno - 21.06.2019: Cavanella Po (Ro)Rosolina (Ro)

Colazione alle h. 07.30 e partenza per le h. 08.20. Saliti subito sull'argine viaggiamo spediti sino a Porto Viro, poi, seguendo il Po di Venezia, arriviamo a Boccasette. In paese acquistiamo viveri ed acqua perché siamo nel Parco del Delta del Po e non pensiamo di trovare tanti posti di ristoro. Superato il ponte di barche sul Po di Maistra, ci dirigiamo verso Scanarello tra paesaggi sconfinati fatti di acque, grandi campagne bonificate, canali e idrovore. Poche le case, rarissimi gli alberi per cercare un po' di ombra. Tra lagune esterne e vasche di pesca interne e con lunghissimi rettilinei dove il vento soffia a volte molto impetuoso arriviamo a Porto Levante. Qui ci fermiamo per il pranzo, sempre al sacco, in in piccolo giardino pubblico. Dopo una lunga pausa e dopo aver prenotato l'hotel, ci rimettiamo in sella per completare gli ultimi 15 km rimanenti costeggiando il Po di Levante. Arriviamo all'hotel alle h. 16.45 e quando ci presentiamo alla reception per la registrazione, con nostro stupore l'addetto ci comunica che non risultano prenotazioni con i nostri nomi. Dopo un attimo di smarrimento, verifichiamo il n° di telefono con cui abbiamo prenotato e ci accorgiamo di aver prenotato un hotel con lo stesso nome ma che si trova a Montevarchi (Arezzo). Telefoniamo immediatamente per disdire la prenotazione, ma la cosa più importante è sapere se c'è posto in questo hotel. Fortunatamente ci sono le ultime tre camere libere ed è una liberazione sapere che non dobbiamo rimetterci in sella per cercarne uno nuovo.

La cena la consumiamo nel ristorante Gran Delta dell'hotel. Io, Rita e Carlo ci prendiamo due bei piatti di "gran fritto misto" con polenta, che a fatica riusciamo a finire, però molto buono, mentre gli altri prendono un gustoso primo.

 

8° giorno - 22.06.2019: Rosolina (Ro) Venezia - Mestre (Ve)

Colazione alle h. 07.00 e partenza per le h. 07.40. Questa mattina dobbiamo partire presto in quanto c'é da prendere il traghetto a Chioggia che parte alle h. 09.50 e ci sono 18 km da fare. Percorriamo il primo tratto di sterrato molto dissestato e poi strade secondarie con asfalto fino a Chioggia. Appena prima di arrivare al porto mi accorgo che la mia ruota posteriore e un po' sgonfia. Gli do una gonfiata veloce per non perdere troppo tempo. Comunque arriviamo con largo anticipo (h. 09.10) al molo ed abbiamo tutto il tempo per acquistare i biglietti per le tre tratte da fare in traghetto sino al Tronchetto (costo € 20.00 a persona + € 3.00 per la bici). Nel frattempo il tempo si è guastato ed appena saliamo sul traghetto inizia una pioggia battente che dura per tutti i 25 minuti di viaggio. Per sette giorni il sole ci è picchiato forte in testa ed ora, l'ultimo giorno, la pioggia fa la sua comparsa. Almeno oggi non soffriremo il caldo. Per fortuna prima di imbarcarci abbiamo adeguatamente coperto le borse. Arrivati a Pellestrina, scendiamo sotto una leggera pioggerellina ma decidiamo comunque di proseguire in quanto non c'è nulla per poterci riparare. Percorsi circa 8 km, decidiamo di fermarci ad un bar per bere. Nel frattempo la pioggia cessa e fa capolino il sole. Io approfitto della sosta per dare ancora una gonfiata alla ruota posteriore della mia bici, poi ci rimettiamo in viaggio sino a Santa Maria del Mare. Sono le h. 11.40 ed il traghetto per il Lido parte alle h. 12.30 quindi decido di riparare la ruota. Mentre io smonto la camera d'aria il resto del gruppo mangia comodamente sulle panchine del molo. Io invece dovrò mangiarmi due panini appena prima di salire a bordo. Il traghetto ci porta al Lido in 10 minuti e, dopo lo sbarco, ci rimettiamo in viaggio sino al porto di San Nicolò. Il tempo è variabile ma ci sono nuvoloni neri all'orizzonte che non promettono nulla di buono. Dal porto prendiamo per l'ultima volta il traghetto che in circa 30 minuti ci porta al Tronchetto, passando davanti ad uno spettacolo sempre affascinante come Piazza San Marco e tutta la città di Venezia. La vista dall'alto del traghetto è eccezionale. Scesi dal traghetto facciamo una sosta per decidere il da farsi e prenotare l'hotel per la notte. Il cielo nel frattempo si é rasserenato. Un'idea era di ritornare in centro ma, visto che a Venezia è vietato portare le bici e non c'era nessuna possibilità di posteggiarle in un posto custodito, decidiamo di proseguire sino a Mestre.  Ottima la ciclabile che passa sul Ponte della Libertà (3,5 km) fiancheggiando la strada e che collega Venezia a Mestre. Prima di andare in hotel passiamo dalla stazione ferroviaria ed acquistiamo i biglietti del treno per il rientro a casa previsto per il giorno successivo. Pensavo di avere problemi per il trasporto delle bici ma con piacere ho notato la disponibilità dell'addetto alla biglietteria che in meno di 5 minuti mi ha dato i biglietti per tutti e rassicurato che non avremmo avuto problemi nel caricare le bici sul treno. Arriviamo in hotel alle h. 17.30 e dopo una buona doccia siamo pronti per uscire a cena.

La scelta del ristorante, suggeritaci dalla ragazza dell'hotel, cade sull'Antica Hostaria Dante, all'aperto in una posizione tranquilla. Cena con piatti di tipica cucina veneziana.

 

9° giorno - 23.06.2019: Mestre (Ve) - Bergamo in treno e poi in bici sino a Trescore B. (Bg)

Colazione alle h. 07.00 fatta al bar in quanto il treno parte alle h. 08.24 e l'hotel fino alle h. 07.30 non serve la colazione. Siamo in stazione con largo anticipo ed aspettiamo il treno che arriva da Venezia. Nessun ritardo e nessun problema a caricare le bici. In ogni vagone ci sono 3 posti attrezzati. A Verona arriviamo alle h. 9.39 ed abbiamo solo 6 minuti per scendere e salire sull'altro treno che va a Treviglio. Fortunatamente il binario è quello di fronte e quindi non abbiamo grosse difficoltà a scendere ed a salire sull'altro treno. Il controllore, gentilissimo, ci aveva già avvisato su quale binario saremmo arrivati e da quale binario saremmo ripartiti. Arriviamo a Treviglio alle h. 11.03 ed anche qui abbiamo solo 5 minuti per prendere il treno che va a Bergamo. Scendiamo di corsa ed ascoltiamo con cura l'altoparlante che annuncia il binario da cui parte il nostro treno, ma si capisce molto male. Fortunatamente Emanuela legge sul display che il nostro binario é l'1 ovest e quindi, dopo essere scesi nel sottopasso, saliamo di corsa le scale verso il binario 1 e poi, sempre di corsa, verso il binario 1 ovest. Arriviamo trafelati ed appena saliti si chiudono le porte ed il treno parte. Subito ci rendiamo conto che Carlo e Meri non ci sono. Sistemate le bici alla bene meglio, telefoniamo a Carlo che ci informa che ha preso il treno sbagliato ed è diretto a Cremona. Ha capito dall'altoparlante che il binario era il n. 9 e senza controllare ha preso quel treno. Scendono quindi alla prima fermata che è Caravaggio ma il treno che torna indietro parte dopo 2 ore. Cosa fare? Niente panico, prese le bici ritornano a Treviglio sulla ciclabile e riprendono il primo treno per Bergamo. Io ed il resto del gruppo nel frattempo arriviamo a Bergamo. Sono le h. 11.43 e con calma (ormai non abbiamo più coincidenze da rispettare) decidiamo di andare alla festa dello sport di Pedrengo per pranzare. Dopo circa un'ora arrivano anche Carlo e Meri ed il gruppo si ricongiunge per finire in bellezza questo avvincente viaggio. I 15 km rimanenti per me e Rita per arrivare a casa sono solo una formalità. Anche il caldo del pomeriggio ormai non ci infastidisce più.

 

Pier

 

 

COSTI

 

Città

Nome Hotel

Indirizzo

Costo

camera

Colazione

cad.

Cena

cad.

Ristorante

per la cena

Pontevico (Bs)

Albergo Dell'Angelo

Via G. Marconi, 7

€ 70.00

compresa

€ 14.00

Trattoria Dell'Angelo

Sabbioneta (Mn)

Albergo Giulia Gonzaga

ViaV. Gonzaga, 65

€ 70.00

compresa

€ 19.50

Ristorante Ducale

San Benedetto Po (Mn)

B&B Polirone

Via Enrico Ferri, 115

€ 70.00

compresa

€ 15.00

Ristorante Bon Appetit

Stellata di Bondeno (Fe)

Hotel Lucciole nella Nebbia

Via Argine Po, 35/a

€ 70.00

compresa

€ 14.00

Il Braciere La Rocca

Ferrara

Hotel San Paolo

Via Baluardi, 9

€ 58.00

compresa

€ 15.00

Ristorante Woodpecker

Cavanella Po (Ro)

Locanda Articiocco

Via Cavanella Po, 695

€ 70.00

compresa

€ 34.00

Locanda Articiocco

Rosolina (Ro)

Hotel Gran Delta

Via Santa Teresa, 59/61

€ 78.40

compresa

€ 24.00

Ristorante Gran Delta

Mestre (Ve)

Hotel Villa Costanza

Via Monte Nero, 25

€ 90.00

€ 4.80

€ 27.50

Antica Hostaria Dante